Tutorial per realizzare un gioiello con la lavorazione a rosario
Un'altra tecnica di lavorazione di gioielli particolarmente richiesta oltre alla classica infilatura con i nodi o su cavetto d'acciaio, è la lavorazione a rosario. Possiamo definirla, senza esagerare, una lavorazione sartoriale che sa dare una grande soddisfazione soprattutto perché, una volta affinata la tecnica, sarà possibile realizzare propriamente dei gioielli su misura molto raffinati e di altissimo livello.
Prima di ripercorrere tutti i procedimenti di questa lavorazione facciamo una breve premessa
Per creare un gioiello con la lavorazione a rosario si possono impiegare indistintamente pietre preziose o perle naturali senza preoccuparsi troppo dei loro diametri e relative dimensioni dei fori. Uno dei principali ostacoli in fase di infilatura generalmente dipende proprio dalla dimensione del foro che però in questo caso non andrà a costituire un problema. É sufficiente assicurarsi che il filo d'argento passi attraverso il foro delle gemme. Nelle nostre lavorazioni ne impieghiamo uno con spessore da ø 0,40 mm disponibile anche nel nostro catalogo online insieme a tutto il resto materiale utile, nella sezione del fai da te.
Qualora il foro fosse troppo largo, non si è costretti ad accantonare la gemma ma basterà eventualmente utilizzare una coppetta d'argento con il diametro giusto in modo da coprirlo e nasconderlo completamente!
Materiale utile
Vediamo ora tutto l'occorrente necessario per realizzare il vostro bracciale con la lavorazione a rosario:
- Filo d'argento, tagliato in sezioni da circa 4/5 cm, lunghezza che può variare a seconda del diametro delle pietre che scegliamo di utilizzare. Nel catalogo è disponibile in argento 925‰ rodiato e dorato con spessore di ø 0,40 mm;
- Chiusura a moschettone con anello di chiusura, disponibile in diverse dimensioni e forme in argento 925‰ rodiato e dorato;
- Catena rolò, disponibile in argento 925‰ rodiato e dorato;
- Chiodini, disponibili in diverse lunghezze, in argento 925‰ rodiato e dorato;
- Coppette, disponibili con diverse forme e diametri in argento 925‰ rodiato e dorato;
- Fili di gemme forate, per voi tantissime tipologie di pietre e perle forate da utilizzare nelle vostre lavorazioni, all'interno della sezione "Fili di gemme".
- Pinza con punte a tutto tondo;
- Pinza con punte a mezzo tondo lisce;
- Tronchesino.
Procedimento
1. Si parte procurandosi un primo tratto di filo d'argento insieme alla chiusura, noi abbiamo scelto un moschettone classico. Con la pinza dalle punte a tutto tondo si esegue una prima piega del filo su sè stesso creando un'asola. Inserire l'anellino del moschettone posizionandolo al centro dell'asola e servendosi sempre della stessa pinza si va a prendere il filo d'argento precedentemente rigirato esattamente nel punto in cui si sovrappongono le due metà. Ora utilizzando le dita, o servendosi della pinza con le punte a mezzo tondo lisce lo rigiriamo sopra all'altro. Si taglia poi con il tronchesino l'estremità di filo d'argento in eccesso tenendo invece la porzione più lunga.
Apriamo una piccola parentesi per ricordarvi che tutti i nostri tutorial sono consultabili direttamente su Youtube nel nostro canale LineagemTv.
2. Si comincia a questo punto a comporre il bracciale con la lavorazione a rosario procurandosi due coppette e la prima gemma. É necessario infilare questi elementi lungo il filo d'argento precedentemente "saldato" al moschettone. La sequenza da seguire è coppetta - gemma - coppetta assicurandosi solamente di orientare bene il verso delle coppette facendo in modo che vadano propriamente ad abbracciare la pietra e si avvicinino questi elementi al nodino di filo d'argento realizzato nel passaggio precedente.
Posizionandoci con la pinza dalle punte a tutto tondo a circa 4 millimetri dall'ultima coppetta inserita, si prende il filo per eseguire un'altra asola e cambiando leggermente inclinatura si rigira il filo. Aiutandosi sempre con le dita o con l'altra pinza si crea il cosiddetto "ritorto" ossia un anellino reso resistente dai diversi giri di filo d'argento. Anche in questo caso si taglia poi la porzione di filo d'argento in eccesso completando così il passaggio.
La scelta tra l'utilizzo delle dita o della pinza è molto soggettiva e la si definisce solo con l'esperienza una volta affinata la propria tecnica personale.
3. Da qui si rimanda al primo passaggio che sarà da ripetere per tutta la lunghezza del bracciale che si intende realizzare. Si prende dunque un secondo tratto di filo d'argento con cui creare una nuova asola e si fa passare l'occhiello del ritorto precedentemente ottenuto eseguendone un secondo con l'aiuto della pinza con le punte a tutto tondo. Arrivati a questo punto, col tronchesino, eliminiamo sempre la porzione di filo in eccesso e ripetiamo l'inserimento in sequenza di coppetta - pietra - coppetta.
Prendiamo poi un nuovo tratto di filo e procediamo a fare un'asola ripetendo tutti i passaggi visti.
L'utilizzo delle copette è facoltativo, noi però le consigliamo proprio per raggiungere un livello di rifinitura veramente ottimale che ha soprattutto lo scopo di coprire e proteggere i fori delle gemme.
Realizzando questo tipo di infilatura, si comprende tutta l'importanza del tronchesino che in modo del tutto facile e rapido consente di avere delle rifiniture precise.
4. Ottenuta la lunghezza desiderata per il bracciale, si procede ad applicare l'anellino di chiusura (che diamo in dotazione assieme al moschettone) o in alternativa un tratto di catena che fungerà da allungatore, consentendo di regolare la lunghezza del bracciale. Si prende un ultimo tratto di filo d'argento piegandolo nel solito modo ottenendo così un'asola attraverso la quale far passare l'anellino singolo o una maglia all'estremità del segmento di catena. Si realizza l'ultimo ritorto provvedendo poi ad eliminare il filo in eccesso aggiustandolo sempre col tronchesino.
5. Un accorgimento per dare un tocco chic ed elegante al bracciale realizzato con la tecnica della lavorazione a rosario, è quello di realizzare un charm finale, inserendo un'ulteriore gemma al termine della catenella di allungamento. Basteranno solo pochi passaggi per impreziosire ulteriormente il vostro bracciale.
Per realizzarlo serve un chiodino d'argento, da tenere con in modo tale che la parte con la rifinitura a fil di fiamma, ovvero la piccola sfera che si trova in una delle sue estremità, stia in basso. Inseiramo quindi nel chiodino gli elementi seguendo la sempre la sequenza coppetta - gemma - coppetta. A questo punto si procede alla piegatura del chiodino realizzando un'asola seguendo gli stessi procedimenti visti fin'ora. Infine si inserisce il chiodino nell'ultima maglia della catenella di allungamento, e dopo averla fatta adagiare nell'occhiello si realizza l'ultimo ritorto, tagliando poi l'estremità in eccesso.
Lavorazione a rosario: eleganza e divertimento allo stesso tempo
La tecnica della lavorazione a rosario permette di creare dei gioielli di grande impatto eleganti ed iconici senza rinunciare alla creatività e alla giusta dose di divertimento necessari per realizzarli. È una tecnica che può essere appresa da chiunque anche se richiede un po' di pratica prima che si riesca ad eseguirla alla perfezione, pertanto non scoraggiatevi se ai primi tentativi i risultati non vi soddisfano. Un suggerimento che vi diamo è quello di arricchire la lavorazione e valorizzare le gemme che avete scelto, utilizzando anche i distanziatori per gioielli, sempre disponibili nel nostro catalogo fai da te.
Essendo una delle nostre tecniche preferite, nel nostro catalogo online è possibile trovare un'ampia scelta di gioielli creati in questo modo, dai bracciali con pietre preziose ai pendenti con perle e pietre. Potete anche trovare diversi orecchini con pietre preziose e orecchini con perle, sempre realizzati con questa lavorazione, che dà vita a dei favolosi orecchini pendenti! Oppure bracciali con le perle naturali, che realizzati con la tecnica della lavorazione a rosario sono tra i più richiesti dalle nostre clienti.
Scoprili tutti!