L'agata: una varietà di calcedonio, appartenente alla famiglia dei quarzi
Caratteristiche fisiche e genesi
L'agata è una varietà del calcedonio, una forma criptocristallina del quarzo ed è composta da silice e da piccole percentuali di altri elementi chimici che le conferiscono colori spettacolari e scenografici.
Quest'ultimi sono spesso concentrici e si possono osservare anche all'interno dei geodi, altre volte invece le inclusioni presenti tracciano delle figure arborescenti particolarmente affascinanti. L'agata, a differenza del calcedonio, presenta spesso striature parallele, zonature di colore e/o di trasparenza, variazioni cromatiche e particolari disegni chiamati "veli".
Questa gemma si forma prevalentemente nelle cavità delle rocce ignee o laviche, e in genere le bande di colore che la caratterizzano, seguono lo schema delle cavità all'interno delle quali i cristalli si sono sviluppati.
L'agata si trova nelle rocce magmatiche, generalmente effusive; non è altro che il risultato dell'azione di acque ricche di silice che, percolando attraverso rocce porose e permeabili, vanno gradualmente a riempire le loro cavità.
Le diverse tonalità di colorazione sono sostanzialmente dovute dalla presenza, in percentuali diverse, di impurità di vario genere.
Le caratteristiche gemmologiche dell'agata sono: durezza 7, densità variabile da 2,58 a 2,65 che dipende dalle inclusioni presenti e indice di rifrazione compreso tra 1,53 e 1,54.
Generalmente i nomi che si attribuiscono alle diverse varietà di questa gemma, accostano alla parola agata dei termini che ricordano il loro colore o che derivano direttamente dal luogo di provenienza.
Ogni varietà di agata ha il proprio colore e disegno
Ad oggi sono state catalogate numerosissime varietà di agata, contraddistinte le une dalle altre da differenti tonalità di colore che vanno dagli estremi, ovvero dal nero al bianco, passando per il giallo, il rosso, il marrone, il grigio, l'azzurro pallido e il rosa sempre presentando bande oppure "veli" con colori più scuri o più chiari, talvolta tendenti al bianco, che ricordano dei veri e propri drappeggi. L'agata è quasi sempre traslucida, talvolta opaca e, in rari casi, quasi trasparente. I colori dipendono principalmente dalla presenza di ossidi di ferro e manganese, oppure dalle dendriti presenti in certi esemplari, che con le loro strutture arborescenti formano dei bellissimi disegni.
Di seguito sono elencate alcune tra le principali varietà di agata, dove alcune delle quali hanno una propria connotazione geografica con colori e caratteristiche distintive.
AGATA DEL MONTANA
L'agata del Montana presenta una traslucenza particolare, raggiungendo quasi la trasparenza in alcuni esemplari, con zonature rosse, gialle e arancio molto tenui; talvolta sono presenti anche dendriti di manganese.
AGATA DEL BOTSWANA
L'agata del Botswana è invece quasi sempre traslucida con bande bianche molto evidenti che ricordano dei "drappeggi" dove i colori predominanti sono il grigio, il beige, il grigio, l'arancio, il marrone e il rosa.
AGATA DENDRITICA
L'agata dendritica è una varietà traslucida di calcedonio, con colori sul bianco e grigio quasi incolore, che presenta all'interno strutture dall'aspetto simile alle foglie di felce. Il termine dendrite è riconducibile alla parola greca "dendròn" cioè albero, e in geologia si è soliti classificare tutti quei minerali con strutture di tipo ramificato con questa parola.
Quando le dendriti sono nere hanno una maggiore composizione di ossidi e idrossidi di manganese, si parla invece di ossidi di ferro quando esse manifestano un colore marroncino rossastro. L'acqua che permea la roccia madre e che contiene questi ossidi riesce, nel corso di un tempo geologico molto lungo, ad infiltrarsi attraverso le micro fratture dell'agata creando così questi caratteristici disegni.
Tuttavia, in natura, l'agata non è la sola gemma che può contenere dendriti; ne esistono infatti altre tra cui l'opale, il diaspro, il quarzo e le rocce sedimentarie come ad esempio il calcare.
AGATA MUSCHIATA
Anche l'agata muschiata, la quale possiede un colore di fondo bianco/grigio, si distingue dalla presenza di particolari inclusioni dendritiche e arborescenti di clorite verde, che disegnano affascinanti figure molto simili a dei giardini.
AGATA DI FUOCO
Tra le numerose ed affascinanti varietà del calcedonio, l'agata di fuoco è una particolare associazione tra il quarzo criptocristallino, ossia il calcedonio, e alcuni minerali di ferro tra cui la goethite, la limonite e l'ematite.
Si tratta di sottilissimi strati di agata alternati ai minerali di ferro, in formazioni dette botroidali (ovvero con struttura a grappolo), la cui interazione crea l'inconfondibile e magnifica iridescenza che a volte assomiglia ai giochi di colore dell'opale. L'iridescenza si verifica a causa di fenomeni ottici legati alla diffrazione e riflessione della luce sui minuscoli strati dell'agata e delle concrezioni dei suoi minerali, noto come effetto Schiller.
AGATA FIORITA
L’agata fiorita presenta al suo interno dei raggruppamenti di cristalli di quarzo, definiti cluster, che hanno una disposizione tale da assomigliare in modo eccezionale a dei fiori. Le sfumature rosate dell’agata e i colori bianco e grigio dei “fiori” al suo interno, danno vita ad un incantevole scenario floreale.
LEGNO E CORALLO AGATIZZATO O SILICIZZATO
Nel legno agatizzato così come nel corallo agatizzato, la materia organica nel tempo viene completamente sostituita dalla silice, sottoforma di agata, dando vita a meravigliosi esemplari dai quali è possibile osservare la loro struttura interna originaria.
GEODI
Il termine geode si riferisce a cavità per lo più sferiche, cave, con le pareti rivestite di cristalli; quando l'intero spazio è riempito, si parla invece di noduli. Talvolta però la parte esterna del geode è composta da agata, mentre la parte interna può essere tappezzata da cristalli di quarzo. In questa immagine possiamo ammirare una sezione di un geode di agata e quarzo!
Il taglio
L'agata è un materiale molto versatile nelle tipologie di taglio, ed essendo un materiale criptocristallino piuttosto omogeneo, presenta una buona tenacità, oltre a una buona durezza, che consentono di lavorarla in diversi modi. I noduli di agata, sin dall'antichità son stati impiegati per ricavare oggetti come sculture, cammei, coppe, contenitori e molto altro ancora. Altra forma prediletta per gli esemplari da incastonatura è il taglio a cabochon, oppure nell'ambito delle gemme da infilatura si preferisce maggiormente quello sferico.
Tuttavia certe varietà di agata richiedono un'attenzione particolare in sede di lavorazione, come nel caso dell'agata dendritica, dove chi taglia il grezzo deve fare in modo di valorizzare le particolari strutture arborescenti.
Il taglio dell'agata di fuoco, ad esempio, eseguito proprio con lo stile a cabochon, è una procedura riservata a veri esperti, poiché per rivelare la magnifica iridescenza dovuta agli idrossidi di ferro, occorre asportare delicatamente i diversi strati di agata bruna che la nascondono, senza danneggiare le strutture botroidali del ferro!
Ecco perchè i geodi possono essere lasciati allo stato grezzo o semigrezzo, in modo da poterli apprezzare nella loro totale integrità, e anzi, spesso vengono sezionati in lastre sottili che diventano ancora più spettacolari quando le attraversa la luce, rivelando gli incredibili disegni e colori che certi esemplari posseggono. Tali sezioni sono dei complementi d'arredo di notevole impatto visivo e scenico.
Il prezzo e il valore dell'agata
L'agata è una gemma diffusa in tutto il mondo, reperibile in numerosi giacimenti ed avendo dunque una discreta disponibilità. Per questa ragione difficilmente raggiunge quotazioni molto elevate. La sua durabilità insieme alla sua bellezza, combinate alla rarità di alcuni esemplari, sono i tre principali fattori che la qualificano e la rendono una gemma particolarmente apprezzata e ricercata.
Solitamente però i prezzi subiscono degli incrementi considerevoli non solo nel momento in cui gli esemplari raggiungono dimensioni e di conseguenza peso ragguardevoli, ma anche se possiedono colori, "disegni" e traslucenze particolarmente attraenti. A tutto ciò occorre aggiungere il fattore "lavorazione", che se eseguita da mani di abili intagliatori e scultori, permette di risaltare le più belle caratteristiche dell'agata.
Si presta molto anche alle lavorazioni più fantasiose, tali esemplari raggiungono cifre molto elevate e spesso si trovano come oggetti d'arredo.
Gioielli in agata e prestigiosi oggetti da collezione
Sicuramente l'agata incanta grazie al suo mix di tonalità che migrano da colori decisi e forti a sfumature tenui e delicate, quasi riproducendo paesaggi o disegni suggestivi simili ad opere d'arte esposte nei musei più prestigiosi!
Dapprima scelta come gemma adatta a realizzare prevalentemente talismani, oggetti ornamentali o veri e propri rivestimenti; da qualche anno a questa parte l'agata è una gemma che ha fatto il proprio ingresso trionfale anche nel mondo della gioielleria conquistandosi in breve tempo un'ottima reputazione.
Incantati dalle sue spettacolari caratteristiche che non smettono mai di sorprenderci, abbiamo deciso anche noi di proporre nel nostro catalogo online una ricca selezione di gioielli e splendidi geodi di agata. Disponibili rispettivamente in modelli e forme diverse in modo tale da poter accontentare un pubblico vasto.
Abbiamo infatti interessanti parure che esibiscono eccellenti esemplari di agate dai colori sgargianti, spesso associate a metalli preziosi come l'argento 925‰, rodiato o dorato.
Chi predilige personalizzare i propri look con un gioiello di classe deve sicuramente consultare la nostra scelta di strepitosi pendenti e meravigliose collane.
Collezionisti ed amanti delle gemme al loro stato grezzo rimarranno soddisfatti nello scorrere la nostra aggiornata collezione di gemme e geodi, oppure le favolose fette di agata... Mentre per coloro che creano da sè favolosi gioielli suggeriamo di vedere la categoria dei fili di agata, prendendo magari spunto dai nostri tutorial sul fai da te che si possono trovare su Youtube nel nostro canale Lineagem Tv.
Pulizia e cura dell'agata
Cura e attenzione sono le mosse vincenti affinché una pietra mantenga inalterate le proprie caratteristiche nel tempo. Non conta quanto una gemma sia resistente o delicata, l'attenzione ripaga sempre.
Davanti a dubbi di ogni tipo che possono riguardare una pulizia profonda ed accurata dei vostri gioielli in agata, è consigliabile consultare il parere di un esperto che saprà suggerire gli accorgimenti più adatti da seguire. Ci mettiamo dunque a vostra disposizione per chiarire qualsiasi vostra perplessità.
Periodicamente suggeriamo invece di pulire le gemme di agata, utilizzando acqua tiepida e poche gocce di sapone neutro. In seguito risciacquarle e passarle delicatamente con un panno morbido al fine di rimuovere eventuali residui.
Evitate il contatto con il calore e con tutti i prodotti chimici, è dunque bene togliere ogni gioiello prima di cominciare qualsiasi faccenda domestica, ad esempio.
Una volta riomosso il monile d'agata assicurarsi di avvolgerlo in un panno soffice evitando tra l'altro il contatto con altre pietre che potrebbero strisciare la gemma in modo irrimediabile.
Provenienza, curiosità e benefici dell'agata
L'agata, come detto in precedenza, è una gemma tuttavia molto comune ed estratta un po' in tutto il mondo, tuttavia i siti estrattivi che donano i migliori esemplari sono dislocati in Brasile, Botswana, Sud Africa, Messico, Egitto, Cina e Scozia. Anche in America esistono numerose aree dalle quali si ricavano favolosi esemplari come ad esempio il Montana, Washington e Oregon.
Al pari delle numerose varietà nelle quali si declina, l'agata, assume diversi significati che cambiano in base al colore con cui la gemma si tinge.
Nell'ambito della cristalloterapia si ritiene perciò possa conferire tanti importanti benefici sia al corpo che alla mente. In linea generale si crede che l'agata doni un forte senso di sicurezza e protezione promuovendo la razionalità; molti, invece, ritengono attenui le paure e favorisca la concentrazione.
Si tratta di una gemma prevalentemente regalata in occasione dei 39 anni di matrimonio.
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