Il Rubino: caratteristiche dell’ammaliante pietra rosso fuoco
Caratteristiche fisiche e chimiche
Il Rubino è la varietà rossa della specie minerale corindone, a cui appartiene anche lo Zaffiro. Nello specifico si tratta di un ossido di alluminio che cristallizza nel sistema trigonale.
I suoi cristalli sono a forma prismatica esagonale, o tabulari esagonali, e si trovano all’interno di rocce di origine metamorfica, più raramente in rocce di origine magmatica. I migliori esemplari grezzi si trovano nei cosiddetti giacimenti secondari di origine alluvionale, all’interno delle ghiaie gemmifere. In questi luoghi si rinvengono oltre al rubino anche altre gemme come zaffiri, topazi, granati, ecc.
Questa gemma con indici di rifrazione tra 1,762 e 1,770 ha un peso specifico di 4. Inoltre si contraddistingue per avere una durezza 9 sulla sala di Mohs che la rende la pietra più resistente dopo il diamante.
Il colore del rubino
Il caratteristico colore rosso del rubino è dovuto alla presenza di piccole quantità di ossido di cromo; le gemme dal colore rosso vivido, meglio noto come sangue di piccione, sono tra le più ricercate. Ad oggi tale termine è spesso abusato in sede commerciale, poiché rubini di questo tipo sono diventati introvabili.
Al pari di molte altre gemme colorate, si pensi ad esempio allo smeraldo, al topazio, all’acquamarina e all’ametista, anche il rubino è un minerale allocromatico. Ciò significa che le sue particolari sfumature dipendono in questo caso dalle diverse concentrazioni di impurità presenti al suo interno come titanio, cromo e ferro.
Il rubino è una gemma in cui si manifesta il pleocroismo, anche se non in modo marcato, cioè una variazione di colore in base all’angolazione da cui si osserva la pietra.
Non è poi così raro che gli esemplari massivi di questa pietra rivelino l'asterismo, un fenomeno particolare e molto
affascinante, causato dalla presenza all’interno dei cristalli di rutilo, in aghi sottilissimi, che si dispongono incrociati a formare una stella a sei raggi. Per far risaltare questo fenomento ottico, occorre tagliare la pietra a cabochon perpendicolarmente all’asse di allungamento del cristallo. Lo si può osservare con una fonte di luce intensa, come quella del Sole, o con una fonte
artificiale concentrata.
Il rubino può essere confuso con altre gemme di colore rosso, e solo l’occhio esperto può distiguerla da spinello rosso, topazio, granato almandino, zircone rosso e tormalina.
Il taglio
Le gemme grezze più trasparenti e luminose vengono solitamente sfaccettate con i consueti tagli: rotondo, ovale, a cuscino, trilliant, a goccia, a navette e molti altri ancora.
Per tutte quelle pietre semitrasparenti, traslucide e opache; si sceglie il taglio cabochon. Attualmente è il modo migliore per mettere in risalto, laddove presente, il fenomeno dell'asterismo, un particolare effetto ottico che si manifesta ai nostri occhi come una stella a sei punte quando la pietra viene colpita da una fonte luminosa.
Prezzo e quotazione dei rubini
Rarità, durezza e bellezza sono le principali variabili che contribuiscono a definire il valore di una gemma, e quindi anche di un rubino. A queste si aggiungono la valutazione del taglio, il peso in carati e della purezza.
Nella valutazione del prezzo di un rubino si tende a far prevalere il colore, rispetto alla purezza, dato che pietre di rubino poco o per nulla incluse sono pressochè introvabili. La combinazione tra un’alta saturazione e una tonalità vivida, danno a questa gemma un’attrattiva notevole; mentre il valore diminuisce quando I tre fattori del colore (tinta, tono e saturazione) passano a livelli più bassi. Un esempio è quando la presenza di ferro rende il colore della pietra tendente al rosso brunastro.
Il peso conta, considerando sempre che l’aumento di peso di un rubino non è lineare, infatti una pietra da 1 ct non vale dieci volte meno di una da 10 ct. Esso è esponenziale, proprio perchè le pietre grezze di grandi dimensioni sono rarissime.
Il rubino assieme a smeraldo, zaffiro e diamante si classifica sul podio delle pietre preziose arrivando a sfiorare in alcuni esemplari quotazioni da capogiro.
Gioielli in rubino
Il rubino sin da tempi immemori ha sedotto indistintamente uomini e donne con i suoi autorevoli riverberi.
Pietra insignita di forze e poteri sovrannaturali, è stata largamente impiegata nella realizzazione di amuleti considerati magici. Si racconta che anche valorosi guerrieri fossero soliti indossare rubini come portafortuna durante le loro battaglie.
Il rosso profondo di questa gemma ha fatto breccia nel cuore di numerosi sovrani i quali cominciarono a commissionare la realizzazione di splendidi gioielli che vedevano incastonati incredibili esemplari.
Ad oggi il rubino è una gemma ampiamente utilizzata in gioielleria, ricordiamo che insieme a zaffiri e smeraldi costituisce il trittico dei preziosi, secondi solo al diamante. Nel nostro catalogo online offriamo l’opportunità di scoprire numerose proposte dove i rubini sono protagonisti di gioielli in cui spiccano per bellezza e lucentezza!
Inoltre vengono periodicamente caricate pietre di rubino, anche allo stato grezzo, ideali per la collezione e l'incastonatura. Oppure fili con rubini con i quali potrete realizzare collane, bracciali, orecchini, ecc.
Proponiamo poi raffinati gioielli, rigorosamente forgiati con metalli preziosi di prima qualità, che abbinano armoniosamente al rubino gemme prestigiose come diamanti, zaffiri, topazi, smeraldi e perle. Proprio come lo speciale anello in oro bianco 750‰, presente nella nostra collezione, dove un meraviglioso pavè di diamanti va ad incorniciare un rubino ovale a dir poco spettacolare.
Non finisce qui perchè, per i collezionisti più pretenziosi, offriamo a prezzi vantaggiosi delle incredibili sculture scolpite direttamente nel rubino. Vale veramente la pena darci uno sguardo!
Pulizia e cura del rubino
Sebbene il rubino sia una pietra abbastanza resistente e dura, i depositi di polvere o il contatto con la pelle prolungato nel tempo possono ugualmente compromettere la lucentezza del vostro esemplare di rubino opacizzandone la superficie.
Se desiderate riportare in auge la sua brillantezza ma al contempo avete dei dubbi o perplessità, vi consigliamo di rivolgervi a dei professionisti che sapranno indicarvi il giusto metodo per pulire la gemma a seconda delle necessità.
Innanzitutto è molto importante assicurarsi che la superficie non abbia fratture o graffi di alcun genere. Appurato ciò, procuratevi un pentolino che riempirete con acqua e qualche goccia di sapone. Attendete poi che l’acqua diventi tiepida per procedere alla pulizia vera e propria della pietra o dei gioielli in rubino, asciugandola poi con un panno morbido in cotone.
Curiosità
Il nome di questa incantevole gemma ha diverse etimologie, non solo deriva dall’antico sanscrito “rudhira”, che significa sangue, deriva anche da "ratnaraj" ovvero “re delle gemme” e dall’aggettivo latino “ruber” che significa rosso.
Il suo colore vivido e acceso ha da sempre incantato ed ispirato gli uomini e a testimoniarcelo sono le innumerevoli storie e leggende che parlano di gemme di rubino inestimabili.
Gli indiani antichi, la chiamavano “pietra del sole” pensando che al loro interno ardesse la fiamma della vita; ricavavano perciò da queste gemme preziosi amuleti e portafortuna. Durante il medioevo, invece, si pensava avesse poteri divinatori e che potesse addirittura oscurarsi prevedendo un pericolo incombente.
In Asia e in Europa, il rubino era la pietra degli Dei e degli eroi perché se esposta al sole si accendeva di una luce unica dai bagliori formidabili motivo per cui era indossata dai soldati durante le battaglie.
Gli abitanti della Birmania, area di giacimenti da cui si ricavano i migliori esemplari, chiamavano i propri sovrani “Signori dei rubini” e si dice realizzassero talismani con i quali curavano malattie e si proteggevano dalla malasorte. Altre popolazioni sostenevano che i rubini fossero gocce di sangue sgorgate dal cuore della madre terra e c’è stato un periodo in cui è stato più prezioso del diamante.
Insomma pare che nessuno sia mai rimasto indifferente di fronte al fascino del rubino, che ancora oggi è considerata una gemma estremamente rara che rappresenta amore, passione e romanticismo.
Non è casuale sia il simbolo degli innamorati che hanno suggellato il proprio amore attraverso il matrimonio da ben quarant’anni.
Pietra del potere e del successo, nell’ambito della cristalloterapia, si ricorre al rubino per gli importanti benefici conferiti tanto al corpo quanto alla mente; si dice rafforzi il sistema immunitario conferendo vigore e vitalità. Strettamente collegata all’elemento del fuoco, promuove la virtù e aiuta ad esaudire i desideri più ambiziosi.
Luoghi di provenienza
I principali siti di estrazione del rubino si trovano in numerose aree della Birmania, altri sono dislocati in Sri Lanka, in Thailandia e in Africa precisamente in Tanzania, Nigeria, Malawi.
Giacimenti secondari si trovano anche in Afghanistan, Cambogia, Cina, India, Kenya, Madagascar, Mozambico, Pakistan e Vietnam.