Il Granato: tutte le caratteristiche della gemma naturale dalle molteplici varietà
Genesi e caratteristiche fisiche
Quando si parla di granato in realtà si fa riferimento a un gruppo di minerali appartenenti alla classe dei silicati (nesosilicati). I granati fanno parte del sistema cristallino chiamato cubico o isometrico, pertanto possiedono un unico indice di rifrazione che varia a seconda della specie e della varietà. Le altre caratteristiche invece dipendono dalla composizione chimica e dall'ambiente geologico di formazione. Si formano nelle rocce magmatiche e metamorfiche in cristalli ben formati e si possono trovare singoli o riuniti in gruppi.
Possiedono una lucentezza da vitrea a subadamantina e le diverse varietà si distinguono tra loro soprattutto per il colore e per gli indici di rifrazione. Attraverso la giusta strumentazione gemmologica, utilizzando apparecchi come il rifrattometro, è possibile riconoscere questi elementi distintivi.
I colori definiscono le diverse varietà di granato
Esistono numerose varietà di granato e, come detto in precedenza, ognuna è distinguibile dall'altra prevalentemente per la tonalità di colore.
I granati, pur essendo generalmente associati al colore rosso, hanno invece tonalità molto variabili, che vanno per l'appunto dal rosso, che spesso presenta sfumature brune, arancioni, gialle; passando poi per l'arancio, il verde e perfino il nero.
In rare occasioni alcuni granati, come ad esempio il granato almandino, presentano il particolare fenomeno dell'asterismo. Questo fenomeno si verifica quando il riflesso della luce genera una stella sulla superficie della pietra, una volta a contatto con i cristalli aciculari inclusi nella gemma (molto diffuso è il rutilo). Il taglio cabochon è noto per riuscire a valorizzare al meglio tutti gli esemplari che manifestano questo particolare effetto ottico, permettendo di ammirare stelle a quattro, a sei e occasionalmente anche a dodici raggi!
L'asterismo in queste gemme è abbastanza raro e di conseguenza poco conosciuto, motivo per cui sono pietre che vengono saltuariamente impiegate in gioielleria.
I granati vengono suddivisi in due sottogruppi isomorfi caratterizzati dalla medesima formula generale e con uguali forme cristalline che differiscono tra loro solo per la composizione chimica; stiamo parlando di piralspite e ugrandite.
Si tratta di due acronimi che comprendono rispettivamente il granato piropo, la spessartina e l'almandino mentre nel secondo l'uvarovite, l'andradite e come ultima, non di certo per importanza, la grossularia.
Tuttavia questi granati includono altre varietà. Ad esempio il granato grossularia comprende la tsavorite, uno dei più ricercati granati color verde. Oppure altro granato verde molto raro, ovvero il demantoide, che è una varietà dell'andradite.
Le più importanti varietà di granato
GRANATO ALMANDINO
Il granato almandino è una delle varietà più popolari che questa gemma possiede. Nello specifico lo distinguiamo per durezza pari a 7-7,5; peso specifico di 4,05 e, dato che è una pietra monorifrangente, un unico indice di rifrazione di circa 1,79.
Il colore del granato almandino è il rosso scuro, che spesso presenta sfumature marroncine e arancioni. Esiste una poi una varietà di colore rosso purpureo chiamata rodolite, talvolta considerata una specie a sè stante: in realtà nasce dalla fusione tra il granato piropo e il granato almandino.
Poichè il granato almandino è una gemma piuttosto diffusa e comune, la sua valutazione si basa principalmente sulla trasparenza, sulla qualità del taglio delle gemme finite e sicuramente sulle sue dimensioni da intendersi come peso e misura.
Le migliori gemme grezze si trovano principalmente in India, Pakistan, Zambia, Tanzania, Australia, negli Stati Uniti e in Europa (precisamente in Austria e in Repubblica Ceca).
L'origine del suo nome si dice derivi dalla città di Alabanda vicino a Mileto ed Efeso in Asia Minore (Turchia). Plinio il Vecchio definiva questo luogo come il più importante centro di taglio e di commercio del granato, difatti i granati dell'Alabanda erano considerati particolarmente preziosi.
Il granato almandino, probabilmente per via della sua alta disponibilità, è stato utilizzato da diverse civiltà sin da tempi remoti.
PIROPO
Il piropo deriva dal greco pyropòs , che significa "che ha l'aspetto di fuoco". I suoi elementi cromofori sono ferro, calcio e cromo in diverse percentuali.
Molti lo conoscono come "rubino di Boemia" perchè viene estratto a Meronitz, da rocce peridotitiche e nelle alluvioni che ne derivano situate nelle sue vicinanze. Il piropo il più delle volte si forma associato all'almandino in cristalli arrotondati.
Le gemme classificate come opache e di piccole dimensioni non vengono scartate ma bensì usate come abrasivi.
SPESSARTINA
La spessartina è un granato di alluminio e manganese talvolta con piccole percentuali di ferro.
Il granato spessartina si distingue per l'elevata lucentezza, che dipende prevalentemente dal suo alto indice di rifrazione, e per le tonalità di colore che variano dall'arancio rossastro, al giallo aranciato brillante. Tra la spessartina, l'almandino e il piropo spesso si formano delle misture che portano alla formazione di varietà piuttosto rare come il granato "Malaya" e il granato con cambio di colore, dall'inglese "color change garnet".
I cristalli di spessartina si estraggono dalle pegmatiti, dai graniti e dalle rocce metamorfiche con alte concentrazioni di manganese. Il nome gli è stato attribuito in onore della regione della Germania occidentale chiamata Spessart, area di ritrovamento di questo granato.
GRANATO GROSSULARIA
Il granato grossularia ha durezza di circa 7-7,5; peso specifico medio di 3,61 e indice di rifrazione di circa 1,74. A questo gruppo appartengono l'essonite e la tsavorite.
La tsavorite è uno dei pochi granati di colore verde utilizzati in gioielleria, mentre il granato demantoide viene utilizzato saltuariamente a causa della sua rarità.
Il colore della tsavorite è di un vibrante verde, con leggere sfumature gialle dovute dalla presenza di tracce di vanadio e cromo. Il nome di questa gemma deriva dalla regione della Tanzania dove fu scoperta alla fine degli anni 60 del novecento, lo Tsavo National Park, ed è una delle gemme di più recente introduzione sul mercato. Attualmente i principali siti estrattivi della tsavorite si trovano in Africa, tra il Kenia e la Tanzania.
L'essonite, come già anticipato, è sempre una varietà del granato grossularia con colore che va dal giallo arancio all'arancio rossastro. Inoltre al microscopio spesso è visibile il cosiddetto "effetto melassa", detto anche "onda di calore", simile a quello che si osserva quando si mescolano tra loro liquidi con temperature molto diverse. In India è nota come "pietra della cannella" o "pietra cannella", perchè il suo colore ricorda l'omonima spezia.
Si tratta di una gemma che ha origine dal metamorfismo di contatto, ovvero quando le rocce sono sottoposte ad un intenso calore prodotto dal contatto con il magma, che provoca nelle rocce preesistenti delle modificazioni talvolta molto profonde e la ricristallizzazione di nuovi minerali. Si rinviene prevalentemente in Sri-Lanka, altri siti estrattivi si trovano invece in Brasile, Canada, Tanzania e Pakistan.
UVAROVITE
L'uvarovite è un granato di calcio, cromo e alluminio molto raro.
Si tratta di un minerale che reperibile tra gli Urali, sotto forma di cristalli o addirittura granuli che si tingono di un bellissimo verde. È una pietra molto ricercata dai collezionisti perchè si trova in spettacolari druse tappezzate da piccoli cristalli verde scuro. Nell'ambito della gioielleria invece non è utilizzata dato che i suoi cristalli sono troppo piccoli per poter essere tagliati e resi gemme da incastonatura o infilatura.
Si pensa che il suo nome possa derivare da Uvarov, un politico russo vissuto a cavallo tra la fine del '700 e i primi dell' 800.
ANDRADITE
L'andradite è un granato di calcio e ferro che, a causa della formula chimica piuttosto variabile, possiede tre varietà. Una di queste è il granato demantoide, il più conosciuto soprattutto per il colore verde e per la sua rarità. Le altre due sono il granato melanite, che è nero opaco, e il granato topazolite che ha un colore giallo limone o giallo verde.
Taglio
Grazie alla sua elevata lucentezza, il granato si presta molto bene a diversi stili di taglio, in particolare per esaltare questa caratteristica vengono scelti principalmente i tagli sfaccettati. Inoltre essendo privo di piani di sfaldatura, perché cristallizza nel sistema cubico o isometrico, può essere facilmente tagliato con diversi profili. I più classici sono il taglio rotondo, ovale, a goccia, a cuore e molti altri ancora.
Le pietre di granato possono anche essere forate, con tagli lisci e sfaccettati, e assemblate in fili di gemme perfetti per per realizzare collane, collier e altri splendidi gioielli.
Le gemme più trasparenti e di colore maggiormente saturo, sono modellate con diversi stili di taglio adatti all'incastonatura definita come "incassatura".
Prezzo e valore
Date le sue innumerevoli varietà, talvolta risulta un po' complesso determinare il valore di un granato. Sicuramente concorrono, e dunque si valutano, una serie di fattori come la rarità, il colore, la luminosità, il tipo di taglio e talvolta la purezza così come la dimensione. Possiamo affermare che la disponibilità, e quindi la rarità, incide moltissimo sul prezzo di mercato di questa pietra.
Gioielli in granato
Con i suoi colori intensi e luminosi, il granato ha da sempre conquistato un posto di favore nel mondo della gioielleria. Prestandosi per l'appunto a lavorazioni di diverso genere, è una pietra preziosa molto versatile e molto utilizzata che non teme nessun confronto. Perfetta con metalli preziosi sia dorati che argentati, il risultato che si ottiene è sempre raffinato ed elegante.
Nella nostra gioielleria online, presentiamo una serie di preziosi gioielli forgiati con autorevoli esemplari di granato. Inseriamo periodicamente nuove proposte per dare ampia possibilità di scelta tra favolosi anelli che vestiranno con stile e con grande classe le vostre mani, a questi è possibile abbinare preziosi bracciali ed orecchini sia pendenti che a lobo. Non possono sicuramente mancare collane, collier e pendenti, tutti con il proprio inconfondibile carattere.
Spesso troviamo il granato abbinato ad altre pietre preziose dai nomi autorevoli come gli zirconi naturali, il peridoto e i quarzi ametista o citrino!
Molte di queste proposte possono essere abbinate in parure oppure possono essere delle interessantissime idee regalo per stupire persone care.
Pulizia e cura del granato
Nonostante il granato sia una gemma con una durezza considerevole, è consigliabile riservargli le giuste cure al fine di preservarlo al meglio.
Suggeriamo di conservare tutti i gioielli in granato, come del resto ogni monile in generale, all'interno di una confezione che vada a proteggerli il più possibile.
Per la pulizia delle gemme di granato, basta utilizzare periodicamente un panno inumidito con acqua e sapone neutro e asciugarle tamponando delicatamente con un panno morbido e pulito. In questo modo la brillantezza della vostra pietra preziosa è garantita! É sempre meglio evitare lo strofinio per non rischiare di graffiare la gemma.
Per una pulizia più specifica, specie se il granato è incastonato in un gioiello, indichiamo caldamente di rivolgersi a degli esperti come noi che sapranno guidare circa le giuste procedure da seguire al fine di non danneggiare gemma e gioiello.
Curiosità e significato del granato
Il nome del granato fa riferimento al melograno, infatti quest'ultimo è caratterizzato da una serie di piccoli grani dal colore rosso violaceo. Allo stesso modo lo stato grezzo di questa gemma è simile alla struttura del frutto: è infatti caratterizzata da piccoli grani arrotondati.
In antichità le migliori gemme di granato venivano incastonate in splendide fibbie o spille, talvolta decorate con brillanti smalti. Anche le corone dei regnanti venivano abbellite con queste pietre preziose, ne è un esempio la corona ferrea, un capolavoro d'arte orafa ostrogota nella quale è possibile ammirare uno splendido granato almandino.
Esemplari di gioielli vichinghi e longobardi, giunti sino a noi, sono stati decorati con i cosiddetti "carbuncoli", un termine antico usato per definire ciottoli o cristalli vari di forma arrotondata.
In ambito della cristalloterapia è una gemma usata perché si crede possa far aumentare la fiducia in se stessi accrescendo l'autostima. Si dice offra alle persone la possibilità di osservare il tutto da una prospettiva più ottimista che si slega dai consueti schemi.
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